Martedì 21 aprile 2020

Credito di imposta apparecchi di trattamento aria con Ozono?

a cura di: Studio Valter Franco
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Credito di imposta apparecchi di trattamento aria con Ozono?
E' ormai noto che il D.L. 18/2020 (c.d. "Cura Italia") all'articolo 64 ha previsto un credito d'imposta pari al 50% "...delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario..." mentre il D.L. 23/2020 (c.d. "Decreto Liquidità") ha esteso l'applicazione di detto credito d'imposta anche alle spese sostenute nell'anno 2020 per l'acquisto "...di dispositivi di protezione individuale e altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall'esposizione accidentale ad agenti biologici...".
Da alcuni anni, maggiormente ancora in questo periodo, formano oggetto di discussione i generatori di ozono, ossia delle unità adatte alla purificazione e sanificazione degli ambienti basate sulla produzione e liberazione di ozono nell'aria.

Senza soffermarci sugli aspetti tecnico-chimici dell'ozono, compito estraneo totalmente alle nostre nozioni e competenze, citiamo semplicemente quanto contenuto nel Protocollo del 31 luglio 1996 n. 24482 del Ministero della Sanità, che ha riconosciuto l'utilizzo dell'ozono nel trattamento dell'aria e dell'acqua come presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, muffe, acari e spore.

Le unità in questione per assicurare però una corretta sanificazione devono essere certificate CE, EUOT3A (European Ozone Trade Association) ed ECHA (European Chemicals Agency), in grado di garantire una produzione di ozono tale da inattivare virus e batteri.
Sembra ragionevole ipotizzare che le spese sostenute per l'acquisto di unità di generazione di ozono possano essere ricomprese tra le spese che possono beneficiare del credito d'imposta di cui all'articolo 64, in quanto l'acquisto e l'utilizzo di dette unità in ambienti di lavoro va chiaramente a sostituirsi agli interventi di sanificazione effettuati da aziende specializzate dato che appunto il loro utilizzo sembra garantire una corretta sanificazione dell'ambiente in cui viene effettuato.

Ovviamente occorrono chiarimenti circa tale interpretazione, considerato che entro il 16 aprile doveva essere manato un Decreto da parte del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze circa i criteri e le modalità di fruizione del credito di imposta in argomento che ad oggi non risulta appunto emanato e che le disposizioni dei D.L. ad oggi emanati si limitano ad indicare quali spese che danno diritto al credito di imposta "spese di sanificazione" e "spese per l'acquisizione di DPI", ma non esplicitamente quelle per l'acquisto di attrezzature e macchinari finalizzati alla salubrità dell'aria.
AUTORE:
Autore AteneoWeb: Dott.ssa Valentina Serra

Dott.ssa Valentina Serra

Dottore Commercialista
Studio Valter Franco
Nel 2018 ha conseguito la laurea magistrale in Economia Aziendale, indirizzo Professioni Contabili presso l’Università degli Studi di Torino. Ha svolto il periodo di praticantato presso Studio Franco...
di Fossano. Nel 2020 ha ottenuto l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Dottore Commercialista ed è iscritta all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Cuneo.
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    L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:

    - fiscale
    - gestionale/strategico.

    1. Vantaggi fiscali
    Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
    Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
    I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:

    - la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
    - la tassazione separata per il percipiente.


    2. Vantaggi gestionali e strategici
    Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:

      • fidelizzazione e incentivazione: il TFM agisce come un incentivo a lungo termine. Sapendo di avere una somma importante che matura nel tempo, l'amministratore è più propenso a rimanere legato alla società e a lavorare per il suo successo duraturo. È un modo per premiare la lealtà e la permanenza.
      • attrazione di talenti: in fase di assunzione di un manager di alto profilo, offrire un pacchetto retributivo che include anche il TFM rende la posizione più attraente e competitiva rispetto a società che offrono solo un compenso fisso.
      • pianificazione finanziaria: accantonare il costo anno per anno permette una gestione finanziaria più ordinata e prudente. La società non si troverà a dover affrontare un esborso improvviso e imprevisto alla fine del mandato, poiché il costo è stato spalmato contabilmente su più esercizi, dando una rappresentazione più fedele della situazione patrimoniale.

    In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.

    Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

    Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
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