Lunedì 15 febbraio 2021

UIF: prevenzione fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l'emergenza Covid

a cura di: Studio Valter Franco
PDF
UIF: prevenzione fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l'emergenza Covid

L' UIF ritorna sull'argomento dei fenomeni di criminalità finanziaria connessi all'emergenza sanitaria con un comunicato dell' 11 febbraio 2021.

Rammenta l'UIF di aver fornito precedenti indicazioni sui fattori di rischio di possibili attività illecite venuti in evidenza nel corso della pandemia con un documento del 16 aprile 2020.

In particolare per quanto riguarda i professionisti l' UIF rimarca il ruolo dei medesimi nel rilascio di visti di conformità e asseverazioni in materia di crediti di imposta, allo scopo di intercettare comportamenti funzionali alla creazione artificiosa di tali crediti, nonché alla cessione dei medesimi.

L'UIF sottolinea che non sono state stabilite limitazioni al numero di cessione dei crediti né alla tipologia del cessionario, infatti i vari bonus, specie quelli derivanti da ristrutturazioni e 110%, ma anche il credito di imposta sui canoni di locazione. possono essere ceduti nei confronti di chiunque e ciò rende quindi necessario monitorare che la monetizzazione dei bonus  non sia realizzata con capitali illeciti  (in nota rimarcando che occorre, tra l'altro, valutare le condizioni economiche della cessione), oltre ad altre valutazioni del caso, quale, ad esempio, la costituzione di società cessionaria del credito  sia avvenuta per il solo scopo di acquisire e cedere crediti fiscali.

Viene inoltre sottolineata la necessità di di monitorare l'operatività dei richiedenti per l'accesso a contributi a fondo perduto ed in aggiunta a quanto sottolineato nella comunicazione Uif dello scorso 16 aprile 2020 valutare  anche i seguenti elementi:

  • il profilo di coloro che che presentano le istanze di ammissione ai benefici
  • eventuale riluttanza a fornire informazioni riguardanti il beneficio:
  • comunicazione di dati inattendibili o non coerenti;
  • anomalie nella documentazione presentata (incongruenze, alterazioni, contraffazioni);
  • presenza di soggetti che operano in veste di consulenti ma che in effetti appaiono come coloro che assumono una regia unitaria dell'operatività;
  • collegamenti con Paesi o aree geografiche a rischio elevato.

Per quanto riguarda il settore delle forniture di materiale sanitario occorre valutare la presenza di società che offrono servizi di intermediazione, specie se tale attività sia stata inclusa di recente nell'oggetto sociale, oppure se i fatturati delle commissioni ricevute non appaiano coerenti con quelli dei precedenti esercizi; è naturale, aggiungiamo, che le ditte operanti nelle forniture del settore sanitario hanno registrato a causa della pandemia delle variazioni notevoli di fatturato, variazioni "naturali" causate dalla maggiore domanda, per tali ditte, preesistenti alla pandemia, occorrerà valutare eventuali passaggi di proprietà e di quote, suggerendo un monitoraggio periodico ed una eventuale nuova valutazione del rischio.

Si rammenta che in materia di illeciti fiscali e di cessione dei crediti fiscali il 10.11.2020 era già intervenuta la UIF con il documento "Indicatori di anomalia - schemi fiscali"  e, in particolare, nello schema "D" per ciò che concerne tali crediti.

Viene evidenziato che i fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata - inclusi i fenomeni di usura - che si possono manifestare nelle aziende che presentano maggiore vulnerabilità, quali, ad esempio: i settori immobiliari, edile, servizi di pulizia, tessile, turistico, ristorazione, vendita di prodotti alimentari, servizi funerari e trasporti, in pratica i settori che più hanno subito gli effetti delle disposizioni che hanno limitato l'operatività delle aziende operanti in tali settori.

Occorre inoltre valutare se negli assetti proprietari, manageriali e di controllo vi siano soggetti privi di adeguata professionalità o se vi siano strutture complesse od opache che ostacolano l'individuazione del titolare effettivo.

I destinatari degli obblighi di cui al D.lgs. 231/2007 debbono svolgere un'analisi in concreto e una valutazione complessiva dell'operatività rilevata con l'utilizzo di tutte le informazioni disponibili per la tempestiva individuazione dei sospetti che debbono essere porate all'attenzione dell'UIF con tempestività, evidenziando nei campi della SOS che trattasi di segnalazione/comunicazione connessa con l'emergenza COVID.
 

Argomenti correlati:

Audizione Direttore UIF in Commissione Parlamentare
UIF - segnalazione di operazioni sospette del II semestre 2020
Coronavirus e antiriciclaggio: le indicazioni della Banca d'Italia
Schemi rappresentativi UIF
Indicatori UIF per individuare le società cartiere

AUTORE:
Autore AteneoWeb: Dott.ssa Annalisa Forte

Dott.ssa Annalisa Forte

Dottore Commercialista
Studio Valter Franco

Nel 2015 ha conseguito la laurea magistrale in Economia aziendale, indirizzo professioni contabili presso l’Università degli Studi di Torino. Nel 2017 ha ottenuto l’abilitazione all’esercizio...

della professione di Dottore Commercialista ed è iscritta all’ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Cuneo.

Da alcuni anni collabora con lo Studio Franco di Fossano.

DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Prestito tra familiari

    Prestito tra familiari

    Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
    Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.

    Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
  • Il Trattamento di Fine Mandato

    Il Trattamento di Fine Mandato

    L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:

    - fiscale
    - gestionale/strategico.

    1. Vantaggi fiscali
    Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
    Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
    I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:

    - la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
    - la tassazione separata per il percipiente.


    2. Vantaggi gestionali e strategici
    Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:

      • fidelizzazione e incentivazione: il TFM agisce come un incentivo a lungo termine. Sapendo di avere una somma importante che matura nel tempo, l'amministratore è più propenso a rimanere legato alla società e a lavorare per il suo successo duraturo. È un modo per premiare la lealtà e la permanenza.
      • attrazione di talenti: in fase di assunzione di un manager di alto profilo, offrire un pacchetto retributivo che include anche il TFM rende la posizione più attraente e competitiva rispetto a società che offrono solo un compenso fisso.
      • pianificazione finanziaria: accantonare il costo anno per anno permette una gestione finanziaria più ordinata e prudente. La società non si troverà a dover affrontare un esborso improvviso e imprevisto alla fine del mandato, poiché il costo è stato spalmato contabilmente su più esercizi, dando una rappresentazione più fedele della situazione patrimoniale.

    In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.

    Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

    Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
  • Contratto di forfaiting

    Il forfaiting può essere definito come una tecnica finanziaria che permette lo smobilizzo dei crediti derivanti da operazioni di esportazione con pagamento dilazionato a medio termine.
    La sua recente origine risale agli anni sessanta, quando gli operatori della Germania occidentale trovavano conveniente smobilizzare presso istituti finanziari elvetici i propri crediti da esportazioni effettuate nei paesi del blocco sovietico, garantiti da banche di Stato.

    Attualmente il forfaiting è diffuso in tutto il mondo e il suo utilizzo risulta particolarmente utile nei casi di esportazioni in paesi in via di sviluppo, nei quali la vendita è quasi sempre condizionata alla concessione di dilazioni di pagamento a medio termine.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
Attenzione: la pubblicazione dell'articolo risale ad oltre 180 giorni fa, le informazioni e gli eventuali link contenuti potrebbero non essere aggiornati.

Documenti correlati:

Altri approfondimenti

tutti gli approfondimenti

Gli approfondimenti più letti

AteneoWeb s.r.l.

AteneoWeb.com - AteneoWeb.info

Via Nastrucci, 23 - 29122 Piacenza - Italy
staff@ateneoweb.com

C.f. e p.iva 01316560331
Iscritta al Registro Imprese di Piacenza al n. 01316560331
Capitale sociale 20.000,00 € i.v.
Periodico telematico Reg. Tribunale di Piacenza n. 587 del 20/02/2003
Direttore responsabile: Riccardo Albanesi

SEGUICI

Social network e Canali informativi

Canali RSS