Slitta il termine per la presentazione della dichiarazione dell'imposta municipale propria relativa all'anno d'imposta 2021. L'articolo 35, comma 4 del Dl 73/2022 (Decreto "Semplificazioni fiscali") sposta infatti la scadenza, dall'originario 30 giugno, al 31 dicembre 2022.
Il differimento è stato introdotto con lo scopo di consentire ai contribuenti di disporre di più tempo per fornire le informazioni relative ai benefici Imu del "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza da Covid-19" fruiti durante il periodo dell'emergenza.
Lo slittamento al 31 dicembre 2022 del termine di presentazione della dichiarazione Imu relativa all'anno d'imposta 2021 riguarda anche gli Enti non commerciali, ossia gli enti pubblici e privati diversi dalle società, i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciale, oltre che gli organismi di investimento collettivo del risparmio, residenti nel territorio dello Stato.
La nuova scadenza si riferisce solo all'anno d'imposta 2021. Ricordiamo infatti che, a regime, la dichiarazione Imu deve essere presentata o trasmessa in via telematica entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta.
Programma in MS Excel per la gestione dei beni ammortizzabili.
Determina ammortamenti civilistici e fiscali, plusvalenze/minusvalenze civilistice e fiscali. Prospetti di riepilogo in base alla tipologia del contribuente.
Crediti debiti: valutazione costo ammortizzato 2025
Programma in Excel per determinare il valore dei crediti e debiti in base al criterio del “costo ammortizzato”.
La riforma introdotta dal D.Lgs. 139/15 prevede, in generale e salvo eccezioni, la valutazione dei crediti e dei debiti non più al valore nominale, ma con il criterio del costo ammortizzato. Infatti ai sensi del nuovo art. 2426 c.1 n.8 del codice civile i crediti e debiti vanno valutati applicando il criterio del costo ammortizzato e tenendo conto del fattore temporale.
Il Concordato Preventivo Biennale: informativa aggiornata 2025
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un procedimento accertativo fondato su un patto tra professionisti/imprese e fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netta da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un istituto volto a favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi (D.lgs. 12 febbraio 2024, n. 13 – Disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale e successive modificazioni e integrazioni).
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