La legge di Bilancio 2025 prevede modifiche sostanziali nella disciplina dei controlli sui contributi pubblici.
Nella prima stesura, l’art. 112 del disegno di legge di Bilancio 2025 prevedeva l’obbligo di integrare i collegi sindacali e di revisione con un rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze per tutte le società, sia pubbliche che private, che ricevono contributi statali diretti o indiretti superiori a 100.000 euro.
In fase di definitiva approvazione:
I revisori delle società beneficiare di contributi pubblici considerati “significativi” dovranno quindi predisporre una specifica relazione annuale, nella quale dovranno attestare che le somme ricevute siano state effettivamente utilizzate in conformità agli obiettivi per cui erano state erogate.
Ora, in assenza di criteri oggettivi e condivisi, la definizione di “entità significativa” genera inevitabili incertezze tra i beneficiari. Ciò che è “significativo” per una PMI potrebbe non esserlo per una grande impresa; ma potrebbero esserci differenze anche in base al settore di riferimento.
Sarà quindi necessario attendere l’emanazione di un D.P.C.M., che dovrà essere adottato entro la fine di marzo 2025.
Contratto di locazione breve di immobile ad uso abitativo a scopo turistico
La locazione di immobili per brevi periodi a scopo turistico è una pratica sempre più diffusa. Per orientarsi tra le normative e gli adempimenti, è fondamentale che proprietari (locatori) e ospiti (conduttori) conoscano le regole che disciplinano questi contratti.
Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.
Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.
Procuratore generale dell’impresa
A differenza dell’institore, i semplici procuratori hanno il potere di compiere gli atti pertinenti all’esercizio dell’impresa, ma non sono preposti ad essa. Quindi non hanno autonomia né potere direttivo, ma mansioni esclusivamente esecutive. La gestione dell’impresa è tenuta dal titolare stesso o dall’institore, i quali si servono per porre in essere gli atti già da loro deliberati dell’opera dei procuratori, sia nell’ambito dell’intera impresa, sia in un ambito circoscritto (settore di affari).
La legge estende ai procuratori unicamente le norme già esaminate sulla pubblicità della procura, delle sue limitazioni e della revoca (art. 2209 c.c.).
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