Giovedì 6 ottobre 2022

Le Micro e Piccole Imprese alle prese con il nuovo Codice della Crisi: la soluzione di AteneoWeb

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Dal 15 luglio 2022 sono in vigore tutte le norme del nuovo Codice della Crisi che si fondano sul presupposto che TUTTE le imprese adottino misure minime per individuare con adeguato anticipo i segnali della crisi.
Il nuovo Codice chiede alle imprese di adottare adeguati strumenti ed organizzazione per monitorare costantemente lo stato di salute dell'impresa al fine di prevenirne una eventuale crisi.
In Italia, la gran parte delle imprese è rappresentata dalle cosiddette MPMI: micro e piccole imprese che si affidano ad un Commercialista per tutte le incombenze fiscali ed amministrative.

Quella proposta dal Codice della Crisi non è quindi una sfida riservata al mondo delle imprese ma coinvolge pesantemente anche gli studi professionali che le assistono.
Vale la pena riflettere sul ruolo del Commercialista.

Se con le imprese clienti più organizzate potrà valutare percorsi di sviluppo e approfondimento, anche profittevoli, non potrà comunque esimersi dal dover affrontare il tema anche con le imprese più piccole e meno organizzate. In questi casi, per lavorare in modo efficace ed efficiente dovrà adottare soluzioni semplici ma non semplicistiche e riuscire a comunicarle nella modalità migliore.

La sfida a cui i Commercialisti delle piccole e micro imprese sono chiamati è quella di offrire soluzioni efficaci ed economiche:

  • con un costo contenuto
  • che non necessitino di molto tempo per l'inserimento e la gestione dei dati
  • che coinvolgano il cliente in modo che riesca meglio a percepire ed apprezzare il lavoro del suo consulente.
     

Con questi obbiettivi abbiamo realizzato e pubblicato diversi applicativi e servizi destinati alle piccole e micro imprese (clicca sui titoli per saperne di più e per valutare la versione dimostrativa):

  1. Misure Idonee Impresa Individuale e Adeguati Assetti Micro Imprese: versione Cloud 
  2. Esame assetto organizzativo: guida alla mappatura dei rischi e dei controlli aziendali 
  3. Easy Alert PMI 2022: versione cloud 
  4. Gestione Tesoreria PMI: versione Cloud
  5. DSCR sulla base delle indicazioni del CNDCEC per la Crisi d'Impresa: versione Cloud 
  6. Business Plan per PMI: versione Cloud
  7. Rating MCC on Demand
  8. Analisi di bilancio online
  9. CR Expert: analisi della Centrale Rischi Banca d'Italia
  10. Test risanamento PMI: versione Cloud
  11. Verbale di riunione del CDA con relazione art. 2381 c.c. e monitoraggio 'Anti crisi' ex art. 2086 c.c.


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DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Contratto di locazione breve di immobile ad uso abitativo a scopo turistico

    Contratto di locazione breve di immobile ad uso abitativo a scopo turistico

    La locazione di immobili per brevi periodi a scopo turistico è una pratica sempre più diffusa. Per orientarsi tra le normative e gli adempimenti, è fondamentale che proprietari (locatori) e ospiti (conduttori) conoscano le regole che disciplinano questi contratti.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
  • Il Trattamento di Fine Mandato

    Il Trattamento di Fine Mandato

    L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:

    - fiscale
    - gestionale/strategico.

    1. Vantaggi fiscali
    Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
    Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
    I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:

    - la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
    - la tassazione separata per il percipiente.


    2. Vantaggi gestionali e strategici
    Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:

      • fidelizzazione e incentivazione: il TFM agisce come un incentivo a lungo termine. Sapendo di avere una somma importante che matura nel tempo, l'amministratore è più propenso a rimanere legato alla società e a lavorare per il suo successo duraturo. È un modo per premiare la lealtà e la permanenza.
      • attrazione di talenti: in fase di assunzione di un manager di alto profilo, offrire un pacchetto retributivo che include anche il TFM rende la posizione più attraente e competitiva rispetto a società che offrono solo un compenso fisso.
      • pianificazione finanziaria: accantonare il costo anno per anno permette una gestione finanziaria più ordinata e prudente. La società non si troverà a dover affrontare un esborso improvviso e imprevisto alla fine del mandato, poiché il costo è stato spalmato contabilmente su più esercizi, dando una rappresentazione più fedele della situazione patrimoniale.

    In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.

    Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

    Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
  • Costituzione associazione temporanea d’impresa

    L’associazione temporanea d’impresa si realizza attraverso un accordo di collaborazione tra due o più società per lo svolgimento congiunto di una determinata attività o di un affare complesso limitatamente al periodo necessario per il suo compimento.
    L’associazione temporanea d’impresa può essere inquadrata nella joint venture contrattuale.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
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